venerdì 4 dicembre 2009

premure moleste

Nonostante la pioggia scrosciante,
arriva armata di buoni propositi e spirito di iniziativa.
Il suo buon umore e l'atteggiamento energico, collaborativo,
oltre a contrastare con la squallida giornata,
alimentano il mio nervosismo.
Per fortuna, non è sempre così.
Anzi. L'amo con tutta me stessa.
Non certo solamente perché è mia sorella.
L'amo come persona, perché è speciale. E in lei trovo conforto.
Inoltre, è l'ultimo componente "sano", insieme a me, di una famiglia disastrata.
L'unica su cui posso contare.
Il periodo in cui stavo per perderla per sempre, non molto tempo fa,
è stato il più buio in assoluto. Ne porto ancora i segni.
Ma oggi, proprio non ci siamo.
Inconsapevole che il suo supporto da esterna è utile più a lei che a me,
si dà troppo da fare.
Questione di coscienza, si potrebbe dire.
Ingenuamente, forse pensa che venendo un pomeriggio e caricandomi una lavatrice,
o portando via qualche indumento da stirare,
possa significativamente incidere sulla mia qualità di vita.
Risulta fastidiosa, poi, quando mi guarda e mi chiede spazientita
"ma CHE c'è?".
Io lo so bene perché mostra tanta insofferenza quando le sembra di cogliere un velo di malinconica rassegnazione o di tristezza sul mio viso.
Lo percepisce come un grido represso di rabbia e di dolore.
Come se le urlassi "Guardami pure. Ti rendi conto, vero? Che vita di merda faccio?
Te, se non altro, hai la tua casa, i tuoi figli, il tuo compagno! Ti sembra giusto?".
In realtà, non grido affatto. Neanche le penso, certe cose. O meglio, ne prendo solo atto.
E senza un'ombra di rancore.
Credo sia lei che le rimprovera a sè stessa.
Dovrei esser sempre sorridente e scanzonata, per non fargliele pesare.
Comunque, oggi mi dà l'ansia.
Al riecheggiare dei suoi passi nell'ingresso e al clic del portone che si chiude,
tiro un sospiro di sollievo.
Mi posso abbandonare alla stanchezza in santa pace.

2 commenti:

  1. Sbaglio o avevi già parlato in passato di tua sorella (in particolare della salute)...il mio neurone solitario a volte si perde e non mi da tutte le informazioni che vorrei....

    Io sono figlio unico e queste "alchimie" di fratellanza/sorellanza fatico un po' a capirle, provo solo un pizzico di "buona" invidia perchè mi piacerebbe provare queste sensazioni.

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  2. Caigo, no. O meglio, sì. Avevo accennato a mia sorella, anzi, l'ho citata più volte, ma senza alcun riferimento al dramma che ha vissuto (ed io con lei). In compenso...ho parlato della malattia di mia madre, della malattia (e della morte) di mio padre, della malattia (mentale) di mio fratello...Insomma...a casa mia non ci siamo fatti mancare nulla!!! :-)
    cmq, comprendo la tua invidia "buona" per non aver sperimentato il legame di fratellanza...Con mia sorella ho sempre avuto un rapporto speciale, oserei dire simbiotico, e lei rimane tuttora (nonostante momenti un pò "così", come da post, e qualche recentissima incomprensione), la mia àncora di salvezza in molte occasioni (idem io per lei), la mia migliore amica, la mia vice-mamma (è più grande di me e in un certo senso mi ha cresciuta), interlocutrice perfetta per le mie esternazioni più bizzarre (ci somigliamo molto, anche nelle stravaganze)...o.k. mi fermo qua, questa doveva essere una risposta concisa ad un commento... :(

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