martedì 8 dicembre 2009


Statisticamente ho riscontrato che il lunedì è il giorno della settimana in cui sono maggiormente soggetta ad accessi di devastante tristezza. Forse è per questo che da stamattina sono convinta sia lunedì. E, puntualmente, verso ora di cena mi sovviene che su Rai 3 è la serata di "Chi l'ha visto?" (a cose "normali", non sono solita seguirlo). Ora, si potebbe ragionevolmente pensare che anche solo l'idea di vedere una trasmissione del genere (un condensato di angoscia) in condizioni psicologiche già compromesse, mi faccia inorridire. Invece, no. Al pensiero di "Chi l'ha visto?", provo un istantaneo senso di conforto. Non solo. Le note della sigla di apertura (che poi, in realtà, è anche quella di chiusura), di per sé così inquietanti, sulla mia psiche sortiscono un effetto terapeutico e RASSICURANTE. Sorvoliamo sulla cocente delusione che ho patito nel momento in cui mi sono resa conto, pochi istanti fa, che oggi è martedì. Mi incuriosisce proprio il fenomeno.

Potrebbe trattarsi dello stesso meccanismo che ci induce ad ascoltare canzoni tristi quando ci si sente tristi, o a vedere un film drammatico, o a gioire di una giornata piovosa perché meglio si coniuga al nostro tetro stato d'animo. Al piacere di crogiolarsi nella propria tristezza, di abbandonarvisi in tutto e per tutto. La voglia di toccare il fondo (per poi riemergere), il fine catartico, ecc. ecc. Quindi, un fenomeno assai diffuso e banale.

Si dà il caso, però, che "Chi l'ha visto?", non sia una trasmissione "triste", bensì , come già detto, angosciosa. E non capisco come io possa trovare rassicurazione nell'angoscia.

4 commenti:

  1. Anche io seguo spesso "Chi l'ha visto?".L'angoscia,specie se vissuta indirettamente,ha il fascino dell'ignoto e dell'indeterminato che attrae quella parte della nostra personalità che non trova sfogo alle proprie curiosità in un quotidiano fatto di quelle rassicuranti certezze che ci siamo costruiti a nostra difesa.

    Aggià ditto nà strunzata?

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  2. Istintivamente, leggendo il tuo commento, mi è balenata nella testa la strofa di una canzone di Daniele Silvestri "io sò De Chirico...dico in un senso simbolico c'ho un controllo diabbolico quasi artistico per ogni stato psico-fisico...e se hai capito, mò...traducilo!" :D
    Cmq...no...non mi pare tu abbia detto una stronzata, ho riletto la tua frase tre o quattro volte e, devo dire, io un senso profondo ce lo trovo davvero! :)

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  3. http://zaio.blogspot.com/2008/01/sparire-o-restare.html

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  4. Ho letto il tuo post...guarda che coincidenza! ;)

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