domenica 17 maggio 2009

ricompensa



Alzarsi tanto presto la mattina è dura. Inizio a prepararmi con gli occhi ostinatamente chiusi. Ci vuole almeno una mezzora perchè si aprano del tutto. La luce mi ferisce e mi sento la testa in una morsa. Credo dipenda dalla pressione bassa. Quando arrivo qua, però, mi rianimo all'istante. M'inebria l'aria ancora frizzantina, mi godo la pace, gli effluvi primaverili del giardino, il canto degli uccelli. Sospesa in una zona di confine, in una sorta di limbo che mi acquieta, dimentico ansie e affanni. Non c'è più niente da capire e niente da spiegare. Divento solo sensazioni, non sono più nemmeno l'ombra di un pensiero. Inevitabilmente, l'attenzione si sofferma sulla "mia" villa preferita. E' proprio qua davanti e mi porta indietro nel tempo. Quando, da bambina, c'erano luoghi magici che stimolavano i miei sogni, la mia fervida immaginazione. Non saprei classificarne lo stile architettonico. Forse per ignoranza, o forse perchè, semplicemente, sfugge ad ogni canone. Ora che mi viene in mente, però, un pò ricorda la famosa "casa sulla cascata" di Frank Lloyd Wright. Si accorda divinamente bene al contesto naturale. Rispetto a quella è più classicheggiante, grazie alle numerose arcate. In ogni caso, ho deciso di fotografarla. Se avessi con me la digitale, lo avrei già fatto stamattina. La villa è immersa in un enorme parco, che non è statico, si snoda misterioso in viali e viottoli, all'ombra di maestosi pini che (insieme agli olivi- artefici di altre suggestioni ed atmosfere), sono gli alberi a me più cari.

Mano a mano che arrivano i colleghi, premurosi mi offrono il caffé. Ed io li accetto quasi tutti (sfido che la sera son nervosa!). Il caffè mi piace molto. Lo apprezzo non solo per l'aroma e il gusto, ma per ciò che rappresenta. Momento di relax per eccellenza, di socialità, di spensierate chiacchiere. Intanto, poco a poco il mondo si risveglia...e l'incanto si dissolve. fino a domani!

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