domenica 26 aprile 2009

idillio mancato


Fino a quel momento la conoscevo solo di fama. Non è da tutti suicidarsi infilando la testa in un forno. Ci vuole della creatività, della fantasia!
Un romanzo che, in una dimensione più onirica che realistica, più poetica che prosaica, ne narra gli ultimi mesi di vita, evidenziandone il talento e la sensibilità, l'intelligenza penetrante e la fragilità emotiva, mi fu regalato anni fa per il mio compleanno (noto solo adesso la coincidenza... "Un regalo di compleanno") mi indusse a presagire la nascita di un "grande amore". La sua tormentata passione per Ted Hughes, poeta lui stesso, mi faceva sognare, mi richiamava alla mente quella che unì Sibilla Aleramo a Dino Campana. Il finale tragico, con lui che l'abbandona per un'altra, precipitandola in un baratro da cui mai più riemergerà, alimentava il pathos. Insomma, c'erano tutti gli ingredienti giusti...E invece...dopo reiterati tentativi, delusa, frustrata, amareggiata, mi sono arresa all'evidenza:


IO... Sylvia Plath non la capisco.

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