martedì 19 maggio 2009

Riprendo la saga dei piccoli traumi infantili, conscia che non interessino a nessuno. Ma, caparbia come sempre, mi sono un po’ fissata. E ho deciso che, mano a mano che riaffiorano alla mia memoria, li trasporrò su carta. Anzi, su blog. Il perché non lo conosco, però...
oggi, racconterò di quella volta che…
L’Isabella, una bimba con un deficit mentale, spesso palesato in atteggiamenti ostili e aggressivi verso gli altri, si appostò in prossimità del buco nella rete che noi scolari eravamo soliti varcare durante la ricreazione per accedere al campetto adiacente il cortile della scuola e, a pochi minuti dalla ripresa delle lezioni, quando molti di noi avevan già fatto rientro nelle rispettive aule, decise di far pagare ai pochi rimasti una sorta di pedaggio.
“Come ti chiami?”
“Carlo”
E lei… giù una sonora sberla!
Solo a quel punto, lo sventurato si meritava il premio del rientro. Il copione si ripeté tre o quattro volte. Assistetti pietrificata alle percosse, posticipando a oltranza il momento del mio attraversamento, nella speranza che nel frattempo si stancasse del gioco e se andasse. Speranza vana. Nel campetto, ormai, ero rimasta sola. Feci un respiro profondo e frugai nella mia testa in cerca di un’idea geniale, di un éscamotage per scampare alla mia sorte. E, quando lo trovai, ero quasi certa che avrebbe funzionato. Invece, non solo il ceffone che mi sferzò la guancia fu ancor più energico dei precedenti, subii anche i suoi epiteti sprezzanti, i suoi motteggi sbeffeggianti perché, infastidita dalla mia insolenza grossolana, aveva compreso il goffo tentativo di gabbarla e volle farmi intendere che la stupida ero io, allorché alla fatidica domanda, (forse ispirata dalla vicenda omerica di Ulisse-Nessuno alle prese col ciclope Polifemo?), risposi

“non me lo ricordo!”

2 commenti:

  1. Lavoro in una clinica psichiatrica e se c'è una cosa che ho imparato è che non bisogna mai sottovalutare l'intelligenza,sia pure alterata,delle persone con deficit mentale.Chiaramente il consiglio è per Isabella :))) (Senza rancore,vero?:))

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  2. Rancore? Stai scherzando? Son felice come una Pasqua nell'apprendere che posso contare su di te per ogni (plausibile) evenienza... :))

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