mercoledì 27 maggio 2009

giovanna d'arco

Non è un post sulla pulzella d'Orleans (anche se sono ben documentata su tutto ciò che la riguarda e magari lo farò davvero). Da una paio di settimane è il soprannome che ho dato a mia madre. Da quando "sente le voci".
Inizialmente, imputavo lo strano fenomeno ad un disturbo dell'udito. Però, riflettendoci, ho capito che in quel caso i rumori molesti sarebbero stati dei ronzii o dei fruscii. Non certo delle ninnenanne, suoni di campane, repertori variegati di musica leggera (vera e immaginaria). Ne ho parlato al medico e lui, con la massima disinvoltura e naturalezza, insomma senza scomporsi minimamente, ha risposto che si tratta di "semplici" allucinazioni. Sembra che il fenomeno sia molto diffuso tra coloro che sono stati colpiti da ischemie cerebrali, come nel caso di mia madre. La cosa un pò mi inquieta (infatti cercherò di distrarla facendola parlare il più possibile), un pò mi fa sorridere. Adesso, ogni giorno la interrogo sulle ultime interpretazioni del suo amico canterino. Ieri l'ha intrettenuta con un'improbabile canzoncina sui peperoni (poi mi è venuto in mente che al mattino segue sempre "Occhio alla spesa" dove si parla immancabilmente di ortaggi). Stamani è stata la volta di "L'Amore" di Marcella (che non esiste). Poco fa, invece, è passato addirittura ai classici della musica partenopea, grazie al brano riportato qua sotto!


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