lunedì 20 aprile 2009

risveglio

Mi sveglio col profumo del caffè nelle narici.
Intontita dal sonno, non realizzo che è solo suggestione.
Ne prendo coscienza poco a poco.
Ma m’impongo di continuare a crederci.
L’aroma è così intenso e persistente,
che alla fine mi chiedo se non sia il caffè della vicina
che ha aperto le finestre.
Prima che mia madre suoni il campanello
e reclami le attenzioni mattutine,
mi godo quel momento.
Mi cullo ancora un po’ nell’illusione.
Resto immobile così, in attesa di "qualcosa"
e bisbiglio assurdamente...
qualcuno, adesso, pensi a me...

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