mercoledì 10 giugno 2009

Accessi di tosse a intervalli regolari.
Ogni volta è un colpo al cuore.
Serro le palpebre e trattengo il fiato come se così accelerassi la fine dello strazio.
E se non è tosse, è lo sgraziato suono del campanello a farmi sussultare in uno spasmo.
Strenuamente cerco un angolo di pace in questa casa. Un soffio di levità e spensieratezza.
Sembra una battaglia persa in partenza.
Ci vuole fantasia e forse ne ho parecchia.
Stasera entrando in quella che un tempo era la camera da letto di mia sorella, ho inalato il tenero profumo che impregnava l'aria quando nacque mio nipote.
Mi sembra di vederlo lì nella sua cesta adagiata sopra il letto. Fresco di "nido".
Sono convinta che l'odore sia lo stesso. Ieri non c'era ed oggi c'è. Inspiegabilmente.
Ogni tre o quattro minuti corro in quella stanza a riossigenare corpo e anima e a indagare sulla possibile fonte del salutare effluvio.

2 commenti:

  1. Le soluzioni minimaliste ai grandi problemi non sono risolutive ma spesso sono un aiuto a poco prezzo.Soprattutto in considerazione del fatto che solitamente per aiutare l'umore si fa uso di sniffate molto più dispendiose che quelle fatte nella camera del nipotino.Ed anche più dannose per la salute.

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  2. Jae', ma ci credi se ti dico che ho fatto la medesima considerazione? :))

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