lunedì 4 maggio 2009

Per via della musica così solare, questa canzone mi ha sempre trasmesso allegria e voglia di ballare. Inoltre, descriveva l'estasi, la magia, lo stato di grazia della fase dell'innamoramento: "respirando la polvere dell'auto che ti porta via, mi domando perchè più ti allontani e più ti sento mia..." "...mentre entri nel cervello e mi raggiungi il cuore...proprio in fondo il cuore, senza pudore...per cancellare anche il più antico amore" e poi "tra tanta gente nera, una cosa bella: tu a me uguale, tu a me uguale!". Sì, c'erano delle strofe che mi lasciavano un pò perplessa, tipo "tra tanta gente nera, una cosa bella: tu al mio funerale". A un certo punto si accennava ad un gran bagliore e a strilli di sirene. Tutte metafore, mi dicevo.

Ma che metafore! OGGI ho capito che non ve ne è nessuna! E che questa canzone è semplicemete TRAGICA! Al posto dell'allegria, adesso mi scatena uno sgradevolissimo senso di angoscia (guarda come le situazioni si possono ribaltare da un momento all'altro!). Mi meraviglio, con una certa preoccupazione, di quanto sia stata ottusa. Allo stesso tempo, però, considero questo evento incoraggiante: magari un giorno, così, all'improvviso, senza sforzo alcuno, con altrettanta naturalezza, sarò illuminata su tutto il resto, su molti altri significati e verità che da anni vado cercando spremendomi inutilmente le meningi...

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