venerdì 15 maggio 2009

sindrome dell'abbandono

ho usato questa espressione poco fa in una mail. mi rivolgevo ad un'amica che conosco solo virtualmente. la mettevo al corrente di esserne affetta. il tono della mia missiva era scherzoso. ma neanche tanto. in questo caso gliel'ho detto perchè mi stava trascurando. non solo è sempre stato un trauma dovermi separare dai miei affetti nella "vita vera" (amici, fidanzati, mariti, familiari). adesso lo diventa anche in questo "mondo nuovo"! il silenzio, tanto caro a em, mi fa paura. devo comunicare. sempre, o quasi. capita anche a me il giorno in cui non sono tanto in vena. allora mi limito a un "segnale". anche una parola sola. è sufficiente affinché gli altri sappiano che sono lì per loro. se non c'è scambio, se non c'è condivisione, non c'è significato. niente ha un senso. neanche un tramonto.
da sola non mi basto proprio.

3 commenti:

  1. Il silenzio di em non è silenzio, credo... mi azzardo a supporre, più un "progetto" volto a contrastare l'eccesso. Si può dire molto con molto poco.

    RispondiElimina
  2. Simo...credo di conoscere il significato del "silenzio di em". non ho fatto riferimento a lui per additarlo come il cattivo della situazione!il post si intitola "sindrome dell'abbandono". in quanto sindrome, denota una "patologia", suppongo. parlo di me. dei MIEI eccessi. non degli eccessi di una che chiacchiera a vanvera (in questo non mi ci riconosco). ma di quella che per apprezzare qualsiasi cosa, ha bisogno della condivisione. quella profonda. ora, quando c'è la consapevolezza della condivisione, le parole non mi sono sempre necessarie. sono la prima a sentire l'esigenza di tacere in molte occasioni.non è mica un luogo comune che uno sguardo può valere più di mille parole... in mancanza dell'uno (sguardo) e delle altre (parole)...il silenzio MI diventa angoscioso...e forzato ;)
    ciao Simo! corro a "faticà!!!! :(

    RispondiElimina
  3. mea culpa, stavo pensando. nel post sono stata categorica. magari, avrei dovuto scrivere "il silenzio, tanto caro ad em, quando non è supportato da uno sguardo o da un sorriso, mi fa paura... Forse. no?

    RispondiElimina